stefanoattuario, Autore presso ARTISTI EMERGENTI

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Stefano Attuario che cosa fa, e soprattutto cosa vuole, è un uomo della porta accanto, classe '74, acquario, con una famiglia e un lavoro normale, ama la musica, la venera, le mostra rispetto … gli è grato perché in un momento particolare dove il tempo sembrava alterato in conflitto con il rituale della routine e dell’abitudine, inaspettatamente si è fatto largo un senso di sollievo di sana, strana e imprevedibile energia. Gli ascolti musicali di artisti del calibro di Nick Cave, Mark Lanegan, Peter Murphy, Lou Reed, The Cure, The Smashing Pumpkins, Marlene Kuntz, Afterhours e molti altri hanno sicuramente influenzato la sua visione musicale. Ha iniziato a scrivere canzoni che riflettevano le proprie esperienze per come le viveva, più vere, autentiche, contorte, e queste sono state “alimentate†sulla base di singole volontà. Addentratosi in una dimensione mistica lasciandosi trasportare dall’incognita forma artistica, nello scrivere i testi e la musica. Una forma libera, caotica, dissonante, dove il confronto con la verità si sgretola con la visione accettata, dove le parole dipingono tele indistinte ma convenienti. Un passaggio cruciale è stato quando ha condiviso le sue idee con il produttore Max Zanotti. Questo incontro ha portato a una "distorsione creativa" nel modo in cui Stefano era abituato a scrivere e presentare le sue canzoni alla band con cui aveva collaborato in passato. Max Zanotti, un produttore paziente e attento, ha saputo cogliere l'aspetto ordinario dei brani e trasformarlo in straordinario. Una persona che sa ascoltare e comprendere. L’intero lavoro discografico è come una conversazione tra i brani, una relazione erotica tra testi e musica dove i versi maturano il significato.

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