L-DREAM - Note Intense di Pop Rock - ARTISTI EMERGENTI

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L-DREAM – Note Intense di Pop Rock

“L-DREAM: L’Anima Pop Rock che Risveglia Emozioni”

L-DREAM, il nome d’arte che incanta e risuona come una promessa, appartiene a Loris Liberatore, un talentuoso artista emergente dal cuore pop rock. Originario della periferia di Milano, L-DREAM è dotato di un potente dono comunicativo, in grado di penetrare profondamente nell’anima di chi ha il privilegio di ascoltarlo.

Le sue parole nascono dalle emozioni intense che la vita gli presenta, e le interpreta con una passione che risuona altrettanto intensamente. La sua musica presenta un’innovazione stilistica, mai banale e sempre pronta a sorprendere con colpi di genio. Sul palcoscenico musicale, L-DREAM brilla come una stella in ascesa, portando con sé un’energia fresca e vibrante.

In questo momento, L-DREAM sta dedicando anima e corpo alla creazione del suo EP, un risultato prezioso ottenuto dalla continua raccolta di gemme artistiche e personali. Il suo impegno e la sua dedizione si riflettono nelle note e nelle melodie, regalando al pubblico un’esperienza unica e coinvolgente. L-DREAM è destinato a lasciare un’impronta indelebile nell’universo musicale, un sogno che prende forma e si realizza con passione e determinazione.

PROFILO SPOTIFY

L-DREAM fa il suo debutto con “NOSTALGIA”, un brano che ha immediatamente catturato l’attenzione e riscosso un notevole successo sin dalle prime note. Il singolo è una vibrante fusione di emozioni che si fa strada tra il profondo dell’animo.

Con il suo stile distintivo, L-DREAM conduce l’ascoltatore in un viaggio che tocca sia la pancia che il cuore. Egli stesso descrive il brano con queste parole pregnanti: “Ascolta il tuo cuore: esso conosce tutte le risposte. Ho fatto un viaggio: mi sono perso e poi ritrovato. È solo seguendo il cuore che troviamo la strada giusta per noi, in tutto.”

BRANO SU SPOTIFY

✍️ INTERVISTA

Cosa ti ha spinto a fare il cantante?

Un fortissimo bisogno di esprimermi. Sembra la classica risposta che può dare chiunque ma non è così scontata e banale; se non avessi avuto qualcosa di così forte da dire probabilmente avrei optato per altro. La musica mi ha letteralmente salvato in passato e continua a farlo tutt’oggi: io non posso che esserle riconoscente e portare quel messaggio ovunque.

Cosa non dovrebbe mai fare un giovane artista?

Peccare di presunzione e/o credere di essere già “arrivat*”. Un artista ha il compito di dover crescere giorno dopo giorno, irrefrenabilmente. Questa non è una spasmodica ricerca della perfezione, bensì un obiettivo per dare il meglio a sé stessi e soprattutto al proprio pubblico. Non fermarti a questo tornante, perché non hai ancora potuto assistere alla vista mozzafiato.

Come ti concentri prima di cantare?

Non mi concentro: la concentrazione è letteralmente la mia antitesi e siamo spesso inconciliabili. Mi piace sentire le sensazioni di pancia e buttarmici dentro. Non mi vengono mai troppo bene le cose preparandomele in anticipo e dovendo seguire un copione. Quando sono spontaneo e diretto le mie canzoni prendono tutto un altro colore.

Come ti concentri per scrivere un brano?

Mi ascolto. È un’autostrada al contrario: devo sentire qualcosa nello stomaco che abbia abbastanza forza per salire e farmi pulsare il cuore. Quando succede questo so di essere sulla strada giusta e le parole scivolano sui fogli da sole.

A chi ti sei ispirato?

Sono cresciuto con una straordinaria passione per i Queen: sono e saranno per sempre la mia band preferita e, a parer mio, Freddie Mercury rimarrà l’Artista indiscusso di tutti i tempi per sempre. Ho scoperto Blanco fin dalle origini e non ho potuto che sposare la sua energia, condividendone follia e passione. La mia parte più romantica e dolce l’affido a Tananai: è un ragazzo d’oro, anche se leggermente accanito nei giochi da tavolo (un abbraccio Albi!). Nell’ultimo periodo sono letteralmente trascinato da Stephen Sanchez invece, la mia influenza estera: in lui ritrovo la mia parte nostalgica retrò.

Come miglioreresti la scena musicale?

Non voglio ricadere nella presunzione del dire che migliorerò la scena musicale, al massimo potranno essere gli altri a giudicare. Se dovessi ricevere un riscontro del genere un giorno, ne sarò pienamente orgoglioso. Per ora mi limito a essere me stesso, come persona e come artista, sperando che il mio messaggio e il mio essere possano ispirare qualcuno e dare qualcosa di prezioso.

Perché il pubblico dovrebbe ascoltarti?

Ho tantissimo da dire e tantissimo da dare: porto con me un bagaglio di esperienze importanti che vorrei condividere. Il mio obiettivo è arrivare a quante più persone possibili attraverso la mia musica e le mie parole, portando dei temi e dei messaggi nuovi, con uno stile e un genere sfaccettato e innovativo.

I tuoi hobby/interessi al di là della musica ?

Gli animali, in particolare i cani. Mi fanno veramente uscire fuori di testa. Mi piace tantissimo scoprire luoghi nuovi, andare all’avventura senza avere obbligatoriamente una meta precisa e trovare scorci che mi fanno emozionare. Amo lo sport e i film che mi tengono incollato allo schermo. Sono un ottimo cuoco: il mio cavallo di battaglia è una carbonara spa-zia-le. E poi adoro dormire ma non trovo molto il tempo dato il mio andamento frenetico: mi limito a sognare a occhi aperti.

Quali sono i lati positivi nell’essere cantante?

Hai un megafono attraverso cui poterti fare sentire e poter dire cose importanti. Non importa quanti siano lì ad ascoltarti ma se hai anche una sola possibilità di arrivare ad una persona e fare centro dentro di lei, hai già vinto.

E quelli negativi?

“Da grandi poteri derivano grandi responsabilità”. Avere voce su un pubblico, grande o piccolo che sia, comporta avere anche dei doveri. Bisogna sempre aver cura di cosa si vuole dire e del modo in cui questo messaggio può arrivare agli altri. Le parole hanno un peso e sono estremamente importanti, è giusto ricordarcelo sempre.

Parlaci del tuo ultimo progetto

Il mio ultimo progetto si chiama “PARLAMI DI TE”: parla di un amore tormentato, descritto in molti punti in chiave sarcastica e provocatoria. Una storia d’amore estiva triangolata, in cui, a suon di rime, si cerca di urlare in faccia un sentimento non proprio corrisposto (seppur sollecitato).

Ci sono tanti ragazzi e ragazze che sognano di diventare cantanti. Che consigli daresti?

I sogni e le passioni sono le due cose fondamentali che ci rendono vivi: non prendetevi la briga di abbandonarli. Gli ostacoli ci sono in tutte le cose: sono il coraggio nell’affrontare le difficoltà e la perseveranza a far ottenere risultati. Si parte quasi sempre da zero e il 99% delle volte non si sa dove mettere le mani… datevi l’opportunità di meravigliarvi di voi stessi.

Chi ti ha supportato o ostacolato nel tuo percorso?

All’inizio mi meravigliavo del fatto che nessuno mi trattasse da cretino: “Faccio musica”, “Sto lavorando a un EP”, “Vuoi sentire una mia canzone?”. Nessuna faccia perplessa o commento svilente. Ero stranito dal fatto che nessuno fosse scettico e ne ero destabilizzato. Ora finalmente arriva qualche critica costruttiva sui miei progetti e mi dà lo stimolo per mettermi ancora di più in gioco e migliorare. Gli unici un po’ titubanti erano i miei familiari ma ora sono i primi a interessarsi e fare il tifo. Il supporto ricevuto da loro, insieme a quello dei miei amici, delle persone conosciute durante questo viaggio e soprattutto quello dato dalla mia ragazza, sono stati fondamentali fino ad ora: non smetterò mai di ringraziarli.

Saluta i tuoi sostenitori

Grazie di cuore a chi c’è sin dall’inizio e grazie davvero a chi si sta aggiungendo a questo bellissimo viaggio: vi porterò con me sulla luna.

È UFFICIALMENTE UN CREATORE DI AE

L-DREAM

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